Del doman non v’è certezza: auguri 2015
Del doman non v’è certezza: nessuno sfugge al 25 dicembre, agli auguri, ai riti e ai miti.
Auguri: ognuno di noi però può interpretarli, personalizzarli e recapitarli a modo suo. Quelli che credono alla faccenda della mangiatoia probabilmente si illudono di ingraziarsi così i favori del Cielo, con una semplice e gratuita ipocrisia di fine anno. Per molti altri – bieca setta di adoratori di ravioli, lasagne, brasato, di tacchino in gelatina, panettoni e frutta secca assortita – fare gli auguri di Natale equivale a sospendere ogni altro patto coi demoni della bilancia.
Personalmente preferisco fare gli auguri di buone feste – meglio ancora – di buon anno: consola e rinfocola un poco le nostre speranze per il futuro. Sebbene il nostro oroscopo di bravi italiani piagnoni e pasticcioni non preveda per il 2015 niente di buono, come popolo pieno di risorse quale siamo sapremmo sicuramente cogliere le sfumature nei nostri drammi, apprezzarle, coccolarle e soprattutto guardare avanti, abituati da secoli come ben siamo a nuotare con eleganza e a testa alta – più che altro per non soffocare – nella coprosfera.
A ognuno di voi che incontrerà questa pagina, i miei personali e più sinceri auguri di buon 2015: mai darsi per vinti, mai arrendersi.